Correva l’anno 1936, era estate. Ricordo che erano anni di grande miseria. Ero figlia unica e mio padre faceva il ramaio. Con grande abilità e maestria, da un pezzo di rame, lavorandolo con il martello di legno, ricavava una caldaia per la produzione di burro e formaggi. La caldaia era molto grande e per forgiarla doveva coricarla su un fianco e all’interno la punzonava così bene che alla fine sembrava un ricamo. Mia mamma era casalinga e un mese all’anno andava in Piemonte a fare la mondina. Il papà, ogni sabato in sella alla sua bicicletta,aveva l’abitudine di andare in città a giocare al Lotto. La domenica mattina poi, acquistava “Il Resto del Carlino”, lo sfogliava in fretta e speranzoso si fermava alla pagina delle estrazioni del Lotto. Non dimenticherò mai quella domenica: vedo ancora il mio papà fare salti di gioia perché erano usciti i numeri che aveva giocato: 2-47-78. Un terno secco! Me li ricordo ancora molto bene i numeri e anche la vincita: 1300 lire! Con quei soldi abbiamo potuto sistemare la nostra abitazione e in particolare acquistare una cucina a gas e portare l’acqua corrente in casa.  La mamma però continuò ad andare in Piemonte a fare la mondina… Il papà pensò anche a me e mi fece uno splendido regalo: una macchina per cucire “Singer”. Subito mi dedicai a confezionare dei vestitini per la mia bambola di pezza. Finito di frequentare la quinta elementare, a undici anni, la mamma mi trovò un posto in una sartoria da uomo. Ero “la piccola”, anche se ero più alta del padrone… Con lui andavo a prendere le misure dei clienti nelle case e negli alberghi e a consegnare i vestiti finiti. Quel terno al Lotto cambiò letteralmente la nostra vita.

     

Melodia di Rina, ottobre 2011                               

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Museo Casa
di Osiride Brovedani

Per scoprire come sono nate la Fondazione e la Casa Albergo gratuita
e tutto ciò che è stato possibile realizzare grazie al signor Fissan e al suo sogno di aiutare il prossimo

Biancaneve & C. in Casa Albergo

Durante il periodo dei saturnali, che hanno poi dato origine al carnevale, si era soliti sovvertire ogni tipo di gerarchia invertendo così i ruoli imposti dalla società.

Signori, si ri-va in scena!

Nella sede della Fondazione, la replica dello spettacolo con i nostri ospiti come abili attori. Il palcoscenico come occasione di dialogo, di crescita, di integrazione. E forse anche di riscatto.

un imprenditore illuminato

Un progetto di vita, la ricchezza come mezzo per la felicità, le relazioni umane. Più che parlare di Brovedani come esperto di marketing, dato che sarebbe fine a se stesso, trattandosi di un modo di affrontare il mercato che riguarda il mondo 70 anni fa, è...

#Ob50 – contest creativo

 #OB50 è il contest promosso dal museo “Casa di Osiride Brovedani” per far conoscere ai ragazzi la figura del signor Fissan e i valori da lui incarnati. I ragazzi tra i 13 e i 18 anni che visiteranno il museo tra il 2 luglio e il 10 settembre potranno partecipare al...

Le frasi celebri di osiride

Sulla statua di Osiride in campo San Giacomo a Trieste c'è scritto "benefattore e filantropo", e quindi spesso i visitatori del nostro museo chiedono come mai invece fosse solito dire che "imprestar porta scalogna". E' stato lo stesso presidente De Riù a dirimere...

Hobbies e passioni in Casa Albergo, tra orchidee e statuine di gesso

L’abbandono progressivo dei comportamenti giovanili causa l’invecchiamento psicologico, quindi cerchiamo di assecondare i nostri ospiti nelle loro inclinazioni. Qualcuno cucina, altri coltivano l’orto, molte signore sono impegnatissime con ferri da maglia e uncinetto.

Giochi d’Antan. Giochi di un tempo con sfumature di nostalgia e di rimpianto

Una volta si giocava quasi sempre in strada o nei grandi cortili e ci si divertiva veramente. I ricordi degli ospiti della Casa Albergo, tra risate e filastrocche.

La ricetta dello chef Vinicius – SCIALATIELLI E BROCCOLI

Scaldate l’olio in una padella grande e fatevi appassire la cipolla affettata sottilissima, l’aglio tritato e la pancetta tagliata a dadini. Mondate i broccoletti, lavateli bene e cuoceteli in acqua salata.

Tra forma e sostanza

La statua che veglia su campo San Giacomo a Trieste, ad opera dell'artista belga Daphné Du Barry, è un omaggio formale, data la sua natura pubblica. In realtà Osiride, soprattutto al raggiungimento di un'età matura, soprattutto al ritorno dal campo di concentramento,...

Da 50 anni ti abbiamo a cuore

La Cardiologia di Gorizia e Trieste incontra Casa Brovedani È l’iniziativa di prevenzione del Dipartimento Cardiotoracovascolare interprovinciale ASUGI diretto da Gianfranco Sinagra, che si è svolta nei giorni 1 e 2 luglio 2023, presso la nostra Casa Albergo,...