Voglio raccontarvi un particolare bello della mia vita. Io e mio marito, allora fidanzati, dovevamo vederci sempre di nascosto perché sua madre non voleva: diceva che ero più grande di suo figlio. Avevo solo 14 mesi più di lui e ci amavamo tanto, avevamo solo 15 e 16 anni. Eravamo costretti a fare tutto di nascosto, neanche mio padre aveva piacere di noi due e quando scopriva che ero uscita con lui mi picchiava dicendo che la sua mamma gli portava ancora la zuppa di latte a letto. Vi lascio immaginare…io stavo tra due fuochi, ma noi due ci volevamo bene e non ci importava di quel che pensavano i nostri genitori.

Abitavamo a poca distanza e lui mi faceva dei segni quando potevo andare a trovarlo, correvo subito da lui e sotto qualche portone ci davamo tanti baci: quella volta era così l’amore. Noi non facevamo niente di male, ma mio padre me le dava di santa ragione e pure sua madre tante volte veniva da mio padre a dirgli che doveva legarmi alla sedia e lasciare in pace suo figlio…mi bastava pensare a quanto lui mi amasse e tutto questo non mi faceva star male, nonostante fossi sempre in mezzo a mille discussioni.

Anni dopo, l’amore che provavo per lui mi ha reso partecipe della sua grande sofferenza per la perdita della mamma. Capivo benissimo i suoi sentimenti, lui ha avuto la gioia di avere la mamma fino ai 25 anni ed anche la terribile sfortuna di essere più consapevole della sua perdita rispetto a me che avevo soltanto sette anni quando persi mia madre. Poco tempo dopo io e il mio fidanzato ci perdemmo di vista, so che mi cercava sempre ma mio padre non voleva sentir parlare di lui perché non lavorava. Fortunatamente le cose cambiarono e dopo tanto lascia e piglia all’età di 26 anni ci sposammo in Comune. Ricordo che le persone che ci conoscevano fin da piccoli ci fecero una grande festa e ci regalarono tanti fiori.

Il giorno più bello arrivò dopo la nascita della nostra terza figlia, quando ci sposammo in chiesa davanti ai nostri figli. Siamo stati tanto felici assieme e ancora oggi dico a mio marito, che purtroppo non c’è più: «Grazie di tutto quello che mi hai dato, bello e brutto, grazie ancora! Ciao Peppino, sei sempre con me!»

      

Melodia di Rita, febbraio 2013  

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Museo Casa
di Osiride Brovedani

Per scoprire come sono nate la Fondazione e la Casa Albergo gratuita
e tutto ciò che è stato possibile realizzare grazie al signor Fissan e al suo sogno di aiutare il prossimo

Melodie pasquali

Ogni mese, sul nostro giornalino, raccogliamo i racconti dei nostri ospiti nella rubrica "Melodie della Memoria"; riemergono così ricordi legati alla propria infanzia, alla storia del territorio e alle tradizioni. Con l'avvicinarsi della Pasqua, abbiamo voluto farci...

ordine e burocrazia nazista

Come è nata la narrazione che raccontiamo al museo? Quando nel 2017 è avvenuta la transizione da casa a museo, una delle attività che ha richiesto maggior attenzione è stata la ricerca sull'archivio storico a nostra disposizione. In primis ci siamo occupati delle...

Perché il museo Casa di Osiride Brovedani?

Abbiamo allestito questo museo perché il ricordo del passato è essenziale per vivere il presente con una maggiore consapevolezza.

#Ob50 – contest creativo

 #OB50 è il contest promosso dal museo “Casa di Osiride Brovedani” per far conoscere ai ragazzi la figura del signor Fissan e i valori da lui incarnati. I ragazzi tra i 13 e i 18 anni che visiteranno il museo tra il 2 luglio e il 10 settembre potranno partecipare al...

Visite guidate alla “Casa di Osiride Brovedani”

Le domeniche gratuite al museo sono state una felice idea ormai istituzionalmente abolita, ma desideriamo continuare questa abitudine. Quindi ogni prima domenica del mese il museo sarà aperto con orario 10 – 13, con visita guidata DA PRENOTARE, in partenza alle 10.30.

Giornata della Memoria 2020

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. Si è stabilito di celebrarlo ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il...

Fernanda, dalla fissan alla val rosandra

Si suol dire che dietro un grande uomo c'è spesso una grande donna. Nel nostro caso, la signora Fernanda Bukovnik in Brovedani conferma il detto. Ci sono una miriade di aneddoti su di lei, tutti da scoprire al museo "Casa di Osiride Brovedani" non appena riaprirà i...

I giovani incontrano la Shoah e Osiride Brovedani

I ragazzi della IIIC della Scuola Media “Isaia Ascoli” di Gorizia hanno partecipato al concorso ministeriale “I giovani incontrano la Shoah” raccontando la storia di Osiride Brovedani, rendendoci così partecipi di un’avventura davvero emozionante!   Motivati in...

Le nostre ospiti, che attrici! Il teatro sociale e “Il giardino del Re”

Sabato 22 luglio, nel Teatro della Casa Albergo Osiride Brovedani di Gradisca d’Isonzo, è andato in scena
il secondo appuntamento del Festival di Teatro Sociale 2017 “P e r U n T e a t r o V u l n e r a b i l e”, con il pubblico disposto attorno a dei tavolini ricoperti da bianche tovaglie e ravvivati dalla luce di una candela.

ultimi patimenti

"Il vitto datoci era dosato in modo razionale. Ciononostante, dopo alcuni giorni, la dissenteria colpì quasi tutti gli ex deportati. Abituati al regime senza grassi e vitamine, l’ingestione di questi alimenti non rimase priva di reazione nei loro organismi debilitati....