Quest’anno il nostro museo si unisce alla cordata di enti e associazioni che aderiscono alla Giornata della Memoria, guidati dal Comune di Trieste.
La ricorrenza è stata istituita dal Parlamento italiano nel 2000, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
L’evento di punta per questa sarà sicuramente la conferenza del 31 gennaio alle 17.30 al Museo Revoltella, in cui verrà presentato il diario della prigionia di Brovedani, “Da Buchenwald a Belsen“.
Questo il programma:
– DA BUCHENWALD AL MIRACOLO ECONOMICO
Maurizio Lorber, referente culturale della Risiera di San Sabba
– LA DEPORTAZIONE DEI TRIESTINI
Dunja Nanut, presidente dell’ANED
– UN EBREO DI NOME OSIRIDE
Mauro Tabor, assessore alla cultura della Comunità Ebraica
MODERA Laura Carlini Fanfogna, direttore dei Civici Musei di Storia e Arte di Trieste
Inoltre il museo resterà aperto sia sabato 27 che domenica 28 gennaio, dalle 10 alle 13. Inoltre, a questa figura eclettica e poco conosciuta sarà dedicata la puntata del programma radiofonico “Sconfinamenti“, in onda sulle frequenze Rai Fvg alle 16 di sabato 27 (edit: a questo indirizzo, il podcast della puntata).
Ricordiamo anche in questo post che Osiride Brovedani era di madre ebrea, ma fu deportato come internato politico su delazione di un vicino di casa con l’accusa di ascoltare Radio Londra. Infatti sulla sua casacca a righe è cucito il triangolo rosso con la I di Italia. Inizialmente detenuto a Buchenwald, dove fu mandato nell’agosto del 1944, fu liberato a Bergen-Belsen nell’aprile 1945 dopo aver trascorso un duro inverno nel campo di lavoro segreto di Dora. Di questo tragico periodo restano le lettere che scrisse alla moglie, unitamente al diario della prigionia e alla famigerata casacca a righe: reperti esposti al pubblico che raccontano di come il pensiero tornasse sempre a Trieste, alla quotidianità fuori dalle oscenità del lager.
Leggi il programma delle iniziative a Trieste per la Giornata della Memoria 2018.
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