Il 12 maggio 2005 la mia vita è cambiata in meglio. Dopo due anni di disoccupazione forzata, dovuta un po’ alla crisi crescente in Italia e anche alla mia malattia, la sclerosi multipla, quando avevo ormai perso ogni speranza e mi sentivo ormai inutile con il mondo che mi crollava addosso, ho ricevuto una telefonata che mi ha cambiato la vita in meglio. Era un sabato pomeriggio, ha squillato il telefono e dall’altro capo del filo c’era il Presidente De Riù. Mi chiese come stavo e se ero riuscito a trovare lavoro a Trieste. La mia risposta fu negativa e a quel punto allora, mi propose di venire a lavorare in Fondazione. Prima di chiudere la chiamata però, mi chiese se avevo ascoltato i messaggi che precedentemente mi aveva lasciato in segreteria telefonica. Con molto imbarazzo risposi che non sapevo ancora usare la segreteria del mio telefono. Fortunatamente non si arrabbiò, anzi, si mise a ridere. Qualche giorno dopo cominciai il mio nuovo lavoro. A maggio 2011 sono trascorsi quindi 6 anni. Molte volte scherzo con i miei colleghi, dicendo che ormai sono già passati 16 anni di lavoro, anziché 6 e questo perché per 10 anni sono stato anche allievo della Fondazione. Posso senz’altro dire di essere fortunato e che per me la Fondazione rappresenta sia casa che famiglia. Ringrazierò sempre il Signore per avermi fatto alzare la cornetta del telefono in quel giorno fortunato.
Melodia di Andrea, giugno 2011
Museo Casa
di Osiride Brovedani
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