Cinema e cultura
Il cinema è entrato nella vita quotidiana, con i suoi personaggi e le citazioni, contribuisce alla costruzione di una cultura e di una società. è anche per questo che, come Fondazione Brovedani, abbiamo deciso di sostenere alcune iniziative legate alla settima arte.
La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. Questa citazione dal film Forrest Gump fa ormai parte del linguaggio comune: ecco L’effetto che fa il cinema! Non solo unisce le culture, i mondi, le persone ma anche ne crea. Il cinema ha plasmato per molto tempo le nostre convinzioni e valori, ritraendo le cose come sono e facendoci aprire gli occhi su questioni che altrimenti non conosceremmo così a fondo.
Soprattutto, il cinema ci porta a scoprire culture diverse del mondo. Introduce a varie forme d’arte e permette di acquisire conoscenze su come culture diverse si riflettono su popoli diversi. Questo è vero soprattutto grazie a Internet, che negli ultimi anni ha fatto sì che la fruizione dei film festival internazionali fosse disponibile anche online, cioè basta collegarsi con il pc alle piattaforme di streaming per avere a disposizione, per esempio, migliaia di film coreani, che è la produzione che al momento va per la maggiore.
I festival cinematografici
I festival, dicevamo. Ogni anno cresce il numero dei piccoli festival locali, grazie anche alla disponibilità delle nuove tecnologie che fa sì che sempre più giovani possano dedicarsi a questo percorso artistico, e scelgano di raccontare la loro storia e le loro storie attraverso il loro sguardo che, essendo diverso dal nostro, ci fornisce un’altra visuale, arricchendo così di sfumature il nostro pensiero. In fondo, è a questo che serve la cultura, ad arricchirsi di visuali e di finestre sul mondo. Inoltre, ai festival minori c’è sempre posto per le storie più difficili e anticonvenzionali, che affrontano in modo brillante i temi ritenuti troppo controversi per approdare nel circuito ordinario. Un festival è un luogo dove si fa cultura e si forma il pubblico di domani, dove si può anche fare impresa con una caduta sul territorio.
Tutti questi – e certamente molti atri – sono i motivi per cui, da alcuni anni, sosteniamo due appuntamenti triestini che si occupano della settima arte, come è chiamato il cinema.
Il Trieste Film Festival
Il Trieste Film Festival, che presenta i migliori film realizzati durante l’anno nei paesi dell’Europa centro orientale e dintorni, è giunto alla sua 33esima edizione: nacque ancora prima della caduta del Muro, periodo in cui “la libera circolazione delle idee era ancora ostacolata dalla divisione culturale, economica e politica tra il blocco occidentale e quello orientale”.
Il Premio Mattador
Il Premio Mattador, invece, è “un invito a scrivere soggetti e sceneggiature che riescano a raccontare storie coinvolgenti ed emozionanti, espresse con spirito libero, secondo l’idea e la poetica di Matteo Caenazzo”, giovane artista stroncato da un malore.
Rivolto agli autori fino ai 30 anni, ha la caratteristica di offrire ai vincitori non solo un premio in denaro ma anche un seminario formativo di alta qualità.
Il cinema… d’altronde, stiamo parlando della settima arte, e ricordiamo bene che il numero fortunato del nostro Presidente De Riù era il 7!
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