Vedendo il Presepio nel soggiorno, mi sono tornati in mente felici ricordi. Il 20 dicembre in Fondazione Brovedani c’era aria di festa. In quella data noi ragazzi ci esibivamo in una recita. Chiamarla semplicemente “recita” è sbagliato, visto che creavamo una vera e propria compagnia teatrale, tanto che in teatro, dopo l’esibizione, echeggiavano applausi e felicità da tutti i pori. Tutto cominciava intono alla fine di novembre, periodo in cui veniva scelta l’opera da recitare e la distribuzione delle parti e dei ruoli a ogni ragazzo: chi faceva l’attore e chi il magazziniere. Il Direttore, con l’aiuto di Diego e Antonio, preparava la scenografia. Silvana con l’aiuto di Franca e altre colleghe preparavano i costumi di scena. Prima delle vacanze natalizie veniva realizzata una vera e propria rappresentazione teatrale. “La spada nella roccia” è stata l’ultima esibizione che abbiamo fatto, era il lontano 1993. Si basava su un cartone animato di quei tempi. Ho accettato di partecipare quasi per scommessa e ho dovuto sostituire il mio collega, Paolo Falcione, causa suoi impegni scolastici. E’ stato un successone!!! Avevo la parte dello sceriffo di Nottingham. Quel giorno ero in preda al panico…. Dalle quinte si riusciva a vedere il pubblico e questo mi faceva tremare le gambe, ma grazie a Dio e alla presenza dei nostri educatori, sono riuscito a tranquillizzarmi e tutto è andato per il verso giusto. Alla fine della rappresentazione ricevetti i complimenti da parte del nostro Presidente e del Direttore del teatro di Gradisca. Ero proprio felice ed orgoglioso di me stesso. Finalmente avevo fatto la cosa giusta e mi sono sentito qualcuno. A seguito della recita era abitudine fare un rinfresco in cui poi ci scambiavamo i doni. Per dir la verità solo noi ragazzi ricevevamo i regali. In quell’anno ricevetti un bel giubbotto invernale di jeans marcato Carrera che, disgraziatamente, l’anno scorso ho dovuto buttarlo via perché, dopo quasi 16 anni, era tutto consumato. Quegli anni per me sono stati i migliori della mia vita, carichi di soli bellissimi ricordi che nessuno riuscirà mai a cancellare dalla mia mente. Mi mancano quei momenti felici trascorsi assieme alla mia famiglia allargata, la Fondazione Brovedani.     

 

Melodia di Andrea, gennaio 2011                               

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Museo Casa
di Osiride Brovedani

Per scoprire come sono nate la Fondazione e la Casa Albergo gratuita
e tutto ciò che è stato possibile realizzare grazie al signor Fissan e al suo sogno di aiutare il prossimo

Melodie pasquali

Ogni mese, sul nostro giornalino, raccogliamo i racconti dei nostri ospiti nella rubrica "Melodie della Memoria"; riemergono così ricordi legati alla propria infanzia, alla storia del territorio e alle tradizioni. Con l'avvicinarsi della Pasqua, abbiamo voluto farci...

Un collegio gratuito per imparare a conoscere… sé stessi

Un collegio gratuito per orfani - ben diverso da un orfanotrofio - era il desiderio di Osiride, realizzato dalla moglie con le sue volontà testamentarie. Un luogo in cui i ragazzi potessero imparare la conoscenza sia culturale che di se stessi, scoprendo e sviluppando...

Un aiuto a chi aiuta, continuando il sogno di Osiride

E’ anche per seguire il suo sogno di creare un convitto per giovani, che è stata accolta con entusiasmo la proposta delle Suore di Carità dell’Assunzione di collaborare nella creazione di uno spazio accogliente a Trieste.

Giochi d’Antan. Giochi di un tempo con sfumature di nostalgia e di rimpianto

Una volta si giocava quasi sempre in strada o nei grandi cortili e ci si divertiva veramente. I ricordi degli ospiti della Casa Albergo, tra risate e filastrocche.

Hobbies e passioni in Casa Albergo, tra orchidee e statuine di gesso

L’abbandono progressivo dei comportamenti giovanili causa l’invecchiamento psicologico, quindi cerchiamo di assecondare i nostri ospiti nelle loro inclinazioni. Qualcuno cucina, altri coltivano l’orto, molte signore sono impegnatissime con ferri da maglia e uncinetto.

Ricominciamo dalle scuole

Abbiamo aderito con una donazione alla nuova campagna avviata dalla Rai, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, denominata “Ricominciamo dalle scuole”.

Un grande plastico, una Fondazione in miniatura

Una delle sale del museo è dedicata alla Casa Albergo: sulle pareti di colore verde sono esposte le foto di momenti quotidiani della vita qui a Gradisca, e al centro troneggia il grande plastico della struttura, realizzato da un ospite, Michele Caldarola. Affascina...

lavoro, amicizia e passioni

La Fissan dei primi anni ERA i suoi collaboratori. Nel 1930 si lavorava in cucina, Fernanda e Clara Lazzari, fida collaboratrice, rimestavano in un pentolone, poi nel 1940 la fabbrichetta nel sottoscala, le consegne in bici, poi con la moto, solo molto dopo col...

Origami e volti nuovi in Casa Albergo

Da questa settimana e per un mese, tre stagiste affiancheranno gli operatori nelle attività di animazione con gli ospiti. Studentesse del quarto anno all’istituto professionale Cossar di Gorizia, si sono già messe all’opera con colori, fogli ma senza forbici, essendo specializzate in origami!

i monti harz visti da osiride brovedani

Ricorderò sempre il primo aprile del 1945. Era una giornata radiosa, calda. Si sentiva nell'aria la primavera. I pini, gli abeti e le querce si erano già ricoperti del verde manto di foglie nuove. Lungo i bordi del tracciato erano in fiore le primule e i primi non ti...