Mi chiamo Ada e sono nata a Gorizia, dove ho però vissuto solo pochi mesi perché poi i miei genitori si sono trasferiti a La Spezia, dove mio padre lavorava nelle Ferrovie dello Stato in qualità di capotreno. Mia madre invece, prima di sposarsi, era infermiera presso l’INATI (la cosiddetta Cassa Malati), poi però ha preferito lasciare il lavoro e fare la casalinga per accudire meglio alla famiglia. Ricordo con molta nostalgia la città di La Spezia, com’era in quegli anni, una città accogliente, ridente, con il suo porto e le grandi navi militari… già, perché La Spezia era anche una piazzaforte militare, per l’esercito, la marina e l’aviazione… era però bellissima con i suoi giardini dove mi recavo molto spesso e ricordo che in uno troneggiava un grande monumento di Garibaldi a cavallo. La città aveva anche caratteristici dintorni con le cittadine di Lerici e Portovenere, ma anche le Cinque Terre con Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso dove in particolare con mamma e fratello andavo a fare i bagni d’estate. Che bei tempi! La mia famiglia era molto unita, poi la scuola con la mia cara maestra delle elementari, le amiche, i piccoli divertimenti che mi facevano tanto felice! Poi è arrivata la guerra, la casa danneggiata ed il ritorno precipitoso a Gorizia perché la cittadina sembrava più sicura per la famiglia; erano tempi molto duri da vivere. Alla fine del conflitto ci raggiunse anche mio padre, al quale ero particolarmente legata, che però morì poco dopo. Non sono più ritornata nella mia cara La Spezia ma l’ho sempre nel cuore. Intanto per fortuna avevo trovato un lavoro al Cotonificio Triestino di Piedimonte, dove sono rimasta ben 33 anni! Adesso che sono anziana mi restano purtroppo solo tanti ricordi che ancora mi emozionano.
Melodia di Ada, dicembre 2011
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di Osiride Brovedani
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