Un collegio gratuito per orfani – ben diverso da un orfanotrofio – era il desiderio di Osiride, realizzato dalla moglie con le sue volontà testamentarie. Un luogo in cui i ragazzi potessero imparare la conoscenza sia culturale che di se stessi, scoprendo e sviluppando i propri talenti, la fiducia in sé e la volontà di riuscire, secondo un’istruzione libera dagli schemi tradizionali.

In seconda liceo, quindi nel 1907, Brovedani dovette abbandonare la scuola per andare a lavorare e così facendo dare una mano in casa, volle quindi evitare questa esperienza a più giovani possibile.

Il collegio ha ospitato 150 bambini dai 6 ai 21 anni, tra il 1980 e il 2003. Sono stati affidati agli educatori, in tutte le attività quotidiane, dal ritorno a scuola alle attività pomeridiane, dai compiti a casa al calcio. Erano coinvolti in attività scolastiche esterne, anche in città e non solo nella struttura del collegio, come pattinaggio, calcio, basket … Le rappresentazioni teatrali erano momenti molto importanti: ogni anno veniva allestito uno spettacolo prima delle vacanze di Natale e richiedeva mesi di grande impegno. Ognuno si cimentava in ciò che più lo affascinava: chi costruiva le scenografie, chi cuciva gli abiti, chi redigeva i testi e chi li interpretava.
Era proprio un gran daffare, ma quanta creatività e quanta soddisfazione!