Un progetto di vita, la ricchezza come mezzo per la felicità, le relazioni umane. Più che parlare di Brovedani come esperto di marketing, dato che sarebbe fine a se stesso, trattandosi di un modo di affrontare il mercato che riguarda il mondo 70 anni fa, è indispensabile, per dimostrare l’attualità della persona che era, e per poterlo portare come esempio per tutti, parlare del rapporto con le persone che lavoravano con lui, perché è sicuramente uno degli elementi che garantirono il successo e la diffusione della Pasta di Fissan in Italia nel XX secolo.
Così ne parla il prof. Giulio Mellinato, in una conferenza nell’ambito di èStoria 2018.
Una delle caratteristiche più particolari, che è molto moderna, riguarda la descrizione delle dinamiche nell’ufficio negli anni ’50-’60, in cui il rapporto lavorativo era del tutto orizzontale. Non soltanto si parlava in dialetto, che a Trieste è assolutamente normale, ma avevano tutti le stesse scrivanie, le porte erano aperte e quindi gli spazi fisici del capo, del vicecapo, della segretaria del capo, delle altre segretarie, si fondevano. Una mansione veniva eseguita da quella che si riteneva fosse la persona migliore per farla in quel momento, fosse l’ultima arrivata 17enne non ancora diplomata, o la segretaria fidata che tiene i conti, non ha nessuna importanza. Il progetto di vita che si manifesta nella famiglia, nell’ambiente, nella fabbrica e successivamente anche nella Fondazione è uno solo: il liberarsi dalla schiavitù del denaro inteso come mezzo di pagamento, come mezzo per acquisire cose, ma utilizzarlo come mezzo per ottenere felicità. Felicità che in questa situazione è soprattutto equilibrio, sia nei rapporti umani, che con l’ambiente e con i mercati. È il risultato dei trascorsi umani personali e culturali di Brovedani, che attraversa la prima guerra mondiale, si ammala di influenza spagnola, ed esce poi dalla seconda guerra mondiale con un’idea sua, a-filosofica, non culturale, ma molto sua, cioè l’idea di una umanità che deve ricostruire le connessioni, e lui lo fa sistematicamente, da quando è giovane a quando è adulto, e continua anche dopo la sua morte.
La conferenza può essere vista per intero su youtube a questo indirizzo.
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