Non mi pare sia passato tanto tempo, eppure, sono incuriosita al pensiero del visino che faranno i miei nipotini al sentire “il racconto della nonna”. Vorrei raccontare loro alcuni ricordi dei primi anni del dopoguerra. In questi giorni mi è tornato alla mente ciò che per me, bambina in età di scuola materna, aveva qualcosa di spettacolare: la partenza delle automobili. Oggi con l’accensione elettronica, quella volta con manovella da inserire esternamente per l’avvio manuale del motore. Non mancava lo spazio necessario attorno alle macchine, le macchine erano poche. Ci voleva anche, possibilmente, un piccolo aiuto da parte del meteo, e non ultimo, un po’ di ginnastica.
Mi crederanno se racconto loro degli indicatori di direzione? Quella freccia arancione che si alzava dalla fiancata, a sinistra per voltare a sinistra e così ugualmente per voltare a destra.
Che il traffico fosse scarso, i nipotini non avranno difficoltà a crederlo, ma che, quasi dieci anni dopo, in Germania, io abbia visto qualcuno fare il pic-nic in autostrada sulla corsia di emergenza? Tanto era ancora scarso il traffico e la consapevolezza al riguardo.
Un accenno lo voglio fare anche su quell’uomo in nero un po’ misterioso che verso sera passava nelle vie ad accendere i lampioni per poi venire a spegnerli il mattino dopo.
…e per asportare le tonsille, anestesia con un panno di cloroformio. Alla fine in premio tanti tanti gelati, come anche per i bimbi di oggi!
Melodia di Rita, maggio 2013
Museo Casa
di Osiride Brovedani
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