Oggi sono venuti in visita agli ospiti della Casa Albergo le due quinte della scuola primaria di Gradisca. Una moltitudine di bambini rumorosi e festosi con il loro carico di fogli colorati, pennarelli, brillantini, nastri e stoffe…

In pochi minuti, tutti avevano preso posto intorno al proprio tavolo: gli anziani quasi timorosi di invadere i capannelli di gioventù, e rispettosi e prodighi di attenzione i bambini verso i “nonni acquisiti”, tutti insieme obbedienti nell’ascoltare le direttive delle maestre.

In mezzo al chiasso educato, si cercava di creare dei biglietti augurali per l’imminente Pasqua, con colla, forbici e sberluccicanti confezioni di glitter che venivano rubati da un tavolo all’altro.

Sono bastati pochi attimi perché automaticamnte si creasse un’efficiente catena di montaggio dove ciascuno era impegnato nel fare ciò che meglio gli riusciva: chi disegnava le sagome a forma di uovo, chi le ritagliava, chi le decorava sapientemente; i più pazienti incollavano insieme tutti i pezzi per far sì che sul cartoncino le uova diventassero palloncini.

Cerchiamo di organizzare spesso questi incontri intergenerazionali, perché gli anziani e i bambini stanno bene insieme e sono ricchezza gli uni per gli altri: sappiamo come in ogni famiglia il “nonno” abbia un ruolo particolare di dispensatore di affetto e morbida edcazione.

Questi incontri permettono ai bambini di allacciare relazioni significative con altri adulti al di fuori della loro famiglia, mentre il contatto con i bambini fa “rivivere” l’anziano e può resttuirgli una dimensione progettuale sul domani che lo renda protagonista in prima persona della propria vita.

L’anziano offre al bambino tempi completamente diversi da quelli dei genitori, rallentando i ritmi e offrendo ai piccoli anche uno spazio magico e fantastico dove essere se stesso.

Sono due fasce d’età considerate vulnerabili, una proiettata nel futuro, l’altra ricca di passato, entrambe lontane dalla frenesia della quotidianità, immerse nel presente.

Le forme ritagliate sono risultate imperfette, una diversa dall’altra: i bambini stanno imparando, gli anziani hanno le mani stanche, e nel calderone di risa e idee non si capiva chi stesse aiutando chi, ma il risultato certo è che tutti si sono divertiti tanto!

      

Per fortuna nella nostra Casa Albergo vengono spesso organizzati questi momenti di incontro: ci stiamo già preparando a ricevere i bambini della scuola dell’infanzia di Monfalcone!