Nel 1974 lavoravo come dipendente della multinazionale General Export che aveva sede a Belgrado e la filiale a Milano, città dove abitavo con i miei figli. Ricordo che, con mia immensa gioia, vinsi un viaggio premio: dieci giorni alle Seychelles.

Partii da Linate con una guida creola, José una ragazza bellissima che mi accompagnò durante tutto, ma proprio tutto il viaggio. L’albergo che mi ospitò, assieme a venti miei colleghi, era l’Equador, veramente splendido. Ci divertimmo moltissimo: visite nelle isole vicine e cene con i ministri locali.

I dieci giorni volarono e ci ritrovammo nuovamente sull’aereo rosso per il ritorno a casa. Per poter dormire durante il volo sia io che José prendemmo un blando sonnifero. Mi accomodai tranquillamente sul sedile, appoggiai la testa reclinandola da un lato e non credetti ai miei occhi: l’ala sinistra dell’aereo stava prendendo fuoco! José, con molta discrezione avvertì l’hostess. Panico.

Ci fecero indossare il giubbotto di salvataggio, levare le scarpe e assumere la posizione di sicurezza con la testa tra le gambe. Tutti urlavano, qualcuno piangeva.

Girammo sopra il mare per un bel po’ di tempo in modo da consumare carburante e rendere meno pericoloso l’atterraggio di emergenza. Intanto l’ala continuava a bruciare. Ricordo che a bordo con noi c’erano il cantante lirico Giuseppe Di Stefano e Carlo De Benedetti, forse questo fatto mi rassicurò un po’…

Finalmente l’aereo scese verso la pista irrorata di schiuma antincendio, eravamo circondati dai pompieri e dalle ambulanze che correvano accanto a noi mentre l’aereo atterrava. Fecero scendere gli scivoli gialli e noi ci fiondammo a terra sani e salvi!

Una volta a terra, morti di paura, dovemmo passare nuovamente la dogana per un ulteriore controllo dei bagagli, riconosco che ancora oggi mi chiedo il perché!

Tornammo all’albergo Equador a notte fonda, tra lo stupore generale del personale, ma il mio stupore fu ancora più grande quando, per risarcirci dello spavento, ci offrirono un ulteriore soggiorno di sei giorni che, se devo essere sincera, furono ancora più belli dei precedenti.

           

Melodia di Barbara, novembre 2014

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